martedì 18 giugno 2013


Una nuova storia letta grazie alle pubblicazioni della Mela Avvelenata, una casa Editrice che mi fa delle piacevoli sorprese, una storia dura e dolce quanto reale , un problema sociale affrontato tanto ma mai debellato ...perché come si fa a debellare la violenza e la crudeltà quando questa fa parte della tua famiglia ???

                   










TRAMA

Lucilla ha sei anni una famiglia normale è felice e serena è una bambina come tante , un giorno la sua felicità però le viene strappata via , il suo papà è portato via dalla polizia e la sua vita cambia totalmente.
Passano 10 anni e ritroviamo la madre di Lucy felicemente risposata con Roberto un medico , Lucy invece è diventata un adolescente fredda e asociale non riesce a legare con i suoi coetanei stà sempre isolata non esce mai, non ha amici non ha una vita sociale.
Viene additata come una stramba , una violenta , una persona rabbiosa.....c'è qualcosa che non và nella sua vita , un incubo che la segue sempre , un ombra un orco cattivo che è il protagonista dei suoi incubi peggiori.
Ma come si può uccidere o sconfiggere un orco quando questo vive tra le tue mura domestiche ????
Come farà Lucy a svegliarsi da questo incubo??? O meglio riuscirà mai a svegliarsi davvero?

LA MIA RECENSIONE

Fiorella Rigoni affronta un tema molto attuale , la violenza nelle famiglie , ne sentiamo tanto parlare alla tv sui giornali e nei libri è un tema molto delicato , soprattutto quando si parla di minori e soprattutto quando queste violenze cosi' crudeli e ripetute vengono da persone che sono entrate nella tua famiglia in un secondo tempo.
Roberto non è il padre naturale di Lucy , è il patrigno sua madre si è risposata e di fronte alla comunità Roberto appare come un medico sempre cortese e sorridente che si è preso sulle spalle la responsabilità di crescere una figlia non sua.
Lucy è un adolescente punto primo e tutti sappiamo quanto possa essere difficile quell'età che rappresenta di passaggio tra l'età dell' innocenza e l'età adulta...purtroppo per lei invece questo passaggio è stato più crudo del normale.
La madre Camilla sembra per la maggior parte del racconto come in trance , non si accorge delle ripetute violenze a cui è sottoposta la figlia nemmeno si rende conto della battaglia interiore che la stessa stà combattendo fatta di rabbia e dolore , anche io mi sono chiesta ma come questa non si rende conto ??? Alla fine della storia comunque tutto si spiega e troviamo una spiegazione.
Un altro personaggio importante io questa storia è Nico , un compagno di classe di Lucy con il quale inizia una innocente storia ed il quale si dimostra molto maturo nell'aiutare la nostra protagonista ad un certo punto della storia.

Ho trovato che Fiorella sia stata molto brava a raccontare la storia di Lucy descrivendo con semplicità la quotidianità della vita di Lucilla “ Lucy” con le sue paure e le sue aspirazioni con i suoi sogni come una ragazzina comune dovrebbe avere , ma è altrettanto reale quando racconta di come Roberto la ossessiona quando piomba in camera sua la notte quando minaccia di fare quello che le dice perché potrebbe lasciare sulla strada lei e la madre.
Non credo sia facile scrivere queste storie perché a volte si rischia che volendo smorzare la violenza o la crudeltà della storia di dare un tocco troppo rosa , invece Fiorella anche sul finale si è mantenuta molto cauta ed ho apprezzato che tutto non si risolva tarallucci e vino anzi ho trovato un finale lineare a tutto il racconto un finale degno della storia e degno di essere raccontato perché tutti abbiamo il dovere di chiedere un lieto fine ce lo meritiamo tutti/e a prescindere dalle nostre colpe o dalle nostre scelte tutte !!!!


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